Per me il disco relativamente più lineare, immediato, senza troppi "fronzoli" della loro discografia è proprio "Symbolic", da lì il successo enorme e l'apprezzamento anche da parte di tanti "defenders" che fino a quel momento un gruppo come i Death (pur già molto diversi almeno da "Human" compreso, rispetto ai primi dischi) lo avevano ovviamente sempre snobbato, se non deriso/infamato. E anzi, pure gli altri - anche già del periodo tecnico/progressivo - io li trovo più immediati di "Scavenger...".
Il più tecnico, particolare, e nonostante questo perfetto e assai immediato vista la maestria nella scrittura ed esecuzione dei brani, e per me insuperabile come qualità e riuscita generale, è "Individual...". "Scavenger..." è grandioso in tantissime parti, ma nel complesso forse un po' troppo lungo (certi brani potevano essere scorciati, visto che, a seconda dei casi, o ripetono nella seconda metà esattamente la prima o comunque la tirano troppo per le lunghe senza aggiungere poi molto). In ogni caso va detto che in senso proprio - basta chiedere a qualsiasi "vero" deathster, che il recensore suppongo quindi non fosse - non è per nulla "vero death metal", del resto la band non lo era più da almeno un paio di dischi, se non tre, visto che anche "Human" lo era solo in parte. Che poi sia comunque roba ben diversa da quella con violini ecc., o dal death melodico svedese e non e cose del genere, questo è chiaro, ma non rende "vero death metal" quello che in ogni caso non lo è a sua volta.
Larry Jay Biavasky.



