Ok per gli altri due nomi citati a fine recensione (per i quali la cosa ha in effetti già meno senso, anche se in qualche modo i Rainbow sono i padri, i precursori - o sicuramente tra i due o tre tali - di ogni forma di power/speed/epic/symphonic metal, in particolare se si parla di quello europeo), ma riguardo i Sonata Arctica, visto che, i primi album soprattutto, erano molto influenzati dagli Stratovarius, non è affatto ridicolo il discorso delle influenze Rainbow - in particolare certi brani, sia del periodo con Dio alla voce che quello successivo con Bonnet prima e Turner dopo, e sia tra quelli veloci che mid-tempo che lenti - che tra l'altro Tolkki ha sempre ammesso senza problemi. Se anche i SA non conoscevano i Rainbow - ma penso proprio di sì - si tratterebbe della tipica influenza "di seconda mano" (o anche terza o quarta, a volte), cioè presa da chi a sua volta era già stato influenzato dalla band X o Y.
E notare questo, come sempre quando si parla di influenze da mostri sacri verso band dal buono in giù fino al pessimo e del tutto inutile in certi casi, non significa certo dire che un Tolkki di turno sia come Blackmore, o nel complesso che le band più giovani influenzate siano a pari livello di creatività, "peso", personalità, importanza in generale nella storia del rock e derivati e via dicendo. Né influenza, anche pesantissima che sia, da una sola band o diverse, significa necessariamente che il gruppo influenzato sia del tutto inutile o senza alcuna personalità, o non sappia rinnovare almeno nel suono e arrangiamenti e altre cose, l'approccio e stile delle band di influenza, dipende da caso a caso ovviamente.
Non mi pare difficile da capire e non vedo il problema nel constatare, come fanno molti da sempre (sia tra chi recensisce anche, che tra appassionati vari) cose oggettive, come il fatto, per dirne solo uno famoso, che "Spotlight Kid" sia un pezzo su cui non solo Tolkki ma anche tanti altri (anche prima dell'uscita o fama e influenza degli Stratovarius sulla scena) hanno basato molti o tutti i loro brani veloci o comunque up-tempo con influenze neoclassiche, melodie solari e immediate e quant'altro.
L'assenza di veri e propri riff è comune in tantissimo power e dintorni dagli anni '90 in avanti, non vale quindi di certo solo per i FC, anche se con loro e altri tocca in effetti i picchi massimi, così come le melodie iper-"happy" ecc., tanto che band come gli Helloween al confronto sembrano un gruppo thrash, per non parlare di quelli di power-speed ancor più coriaceo e ruvido (Running Wild, Grave Digger, primi Blind Guardian, Scanner...), per rimanere solo al power di tipo europeo e non scomodare quello USA (per alcuni l'unico vero power metal, mentre quello europeo di oggi o di ieri lo chiamano tutto "speed metal" e basta).
Il giudizio qualitativo sulle singole band rimane chiaramente soggettivo, che si parli di quelle vecchie o di quelle più o meno nuove.
Altra roba opinabile e che dimostra che a questa persona sfuggivano varie cose (oltre a dirne di sacrosante comunque), è pensare che i cosiddetti "defenders" al 100%, puri, che ascoltano solo le band che loro definiscono "true", esistano solo in Italia... ci sono nazioni, in Europa soprattutto, ben più abbondanti di quel tipo di soggetti, da sempre. Che poi solo da noi ci sia certa ignoranza e inciviltà che porta a volte anche a gesti da mentecatti, questo forse è vero, ma altro discorso. E tra l'altro certi atteggiamenti non valgono solo per appassionati di un certo tipo nel campo classico del metal, si possono trovare da sempre anche nei patiti/esclusivi del thrash o del death o altri stili.
Emanuele Biani.