Stefania Renzetti.
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14/10/2025
13/10/2025
Stratovarius - Flash di aprile 1997
Recensione che inaugurò una piccola serie, una manciata appena - nell'arco di circa un anno e mezzo - di valutazioni "ad effetto" oltre il classico massimo di 100, e la più alta, che assegnò solo un'altra volta se ricordo bene ("Nightfall..." dei Blind Guardian, forse).
Klaus Byron.
Editoriale - Metal Shock di dicembre 1995 numero 205
Non ricordo - forse vedrò poi spulciando numeri precedenti, se li ho - i nomi che c'erano a quel live, anche se non è che cambi molto se si tratta di band italiane, o tolte giusto una manciata, riguardo il richiamo medio, oggi come allora. Le etichette, italiote in particolare, mi sa che avevano già iniziato a vendere direttamente ai gruppi il numero di copie che presumibilmente ogni band potrebbe smerciare (ma anche di più magari, tanto al limite rimangono sul groppone al gruppo appunto), cioè acquisto obbligatorio per contratto, quindi mica si preoccupavano di venderle direttamente dai loro mailorder/negozi e andando agli incontri e fiere e concerti reali e quant'altro.
Riguardo il "sacrificio", è una cavolata, una cosa se è una tua passione e ogni volta che ritieni valido l'appuntamento o qualsiasi cosa sia, lo segui, lo supporti, vai, ascolti ecc., perché se una cosa la senti come sacrificio allora forse non è una vera passione ma altro, sarebbe esibizionismo, ipocrisia (tipo far finta di apprezzare tanti o tutti i tuoi colleghi che suonano anche se invece ti fanno sempre o quasi sempre schifo o comunque non interessano davvero, che siano migliori o meno di te, nessuno è auto-critico e col senso della realtà, di solito, mi pare ovvio, sennò avremmo un millesimo o meno dei gruppi in giro ad ogni livello, soprattutto tra quelli che non vivono affatto della loro musica), fare certe cose tanto per farle, mostrare atteggiamenti in realtà finti e via dicendo.
Le strutture di qualsiasi tipo, anche all'estero, senza pubblico non potrebbero fare nulla o solo una volta, quindi evidentemente al di là delle solite stronzate e frasi fatte "nazionaliste" del tizio, all'estero la gente va da sempre anche a sentire gruppi underground, chissà perché... altro che "pattume" diffuso, un gruppo preso a caso a qualsiasi livello all'estero e uno italiano, fatti incidere entrambi un disco e buttati su un palco, al 99% il gruppo estero cancella l'italiano senza sforzo per ogni aspetto (attitudine, tecnica, tenuta di palco, serietà/professionalità, senso della realtà e poca o nulla presunzione ecc.). Tra l'altro, lui stesso non dà certo la colpa del flop alla struttura in sé, se intendeva proprio i locali vari nel finale del pezzo, e non si vede come potrebbe esserlo del resto (almeno finché è decente, e in ogni caso tutti quelli che non ci fossero mai stati prima, sarebbero andati lo stesso, al limite non sarebbero tornati in seguito, se avessero ritenuto schifoso o comunque insufficiente il posto/gestione/acustica/palco).
Gianni Della Cioppa.
11/10/2025
09/10/2025
Varie - Flash di dicembre 1997
Ewigkeit, Umbra Et Imago, Tristania, Sigh, Thou Shalt Suffer, Impending Doom, Bewitched, Limbonic Art.
Riguardo la prima recensione, sembra tutto coerente invece con quelle influenze dichiarate ahahah... anche se, vista l'intenzione di fare l'epico e creare certe atmosfere, il riferimento allo storico "gruppo" svedese da parte di quel musicista doveva essere più che altro alla seconda parte di carriera del suddetto (giusto voce a parte, magari), più che alla prima proto-black e dintorni.
Stefania Renzetti.
08/10/2025
Italian Gods Of Metal 1998 - Flash di marzo 1998
Ma le prime righe della recensione dei "Pipparinth" da parte del tizio del report secondario/alternativo?
:-DDDDDDDDDDDDD
Non ricordo tra l'altro se in quel periodo alla voce avevano robertino rosichino tiranti o Morby (che proprio "giovane" davvero, già al tempo, non era in realtà, avendo sui 33-34 anni se non erro), ma penso il primo perché sennò quel recensore avrebbe detto nel report della doppia esibizione del secondo sia con i Pippa che con i Domine.
Ma anche il Cerati, come spesso gli capitava (e capita ancora, penso), soprattutto riguardo campi che non ama molto o per nulla, ne spara di robe più o meno opinabili o anche cavolate oggettive, non conoscendo la storia di alcuni gruppi e musicisti evidentemente, al tempo almeno; tipo i Domine, che soprattutto i primi dischi, dei Manowar, li hanno ascoltati e consumati direi, e in diretta all'uscita o poco dopo (o almeno Enrico sicuramente), oltre ad altre band epic/power/heavy della prima metà degli '80 (e tante canzoni poi riarrangiate nei dischi ufficiali erano già nei loro demo dalla seconda metà degli '80 in avanti). Oppure, ancora più "grossa", gli Eldritch che mancherebbero di vere idee, personalità ecc., quando soprattutto in quei primi album e anni erano tra i pochissimi in Italia - e anche in generale, se si consideravano solo i gruppi più o meno "nuovi" - ad avere quelle doti ed essere riconoscibili al volo sia strumentalmente che vocalmente, e anche dal vivo erano ottimi, oltre che tra i più dotati pure dal punto di vista meramente tecnico (anche se proprio centinaia di concerti, come dice l'altro recensore, non mi pare proprio ne avessero fatti già, al tempo, ammesso li abbiano fatti ad oggi). Ma sicuramente non dice altro che la pura verità oggettiva nelle considerazioni del tipo di quelle all'inizio, sacrosante, né quelle su alcune band, almeno per come erano e suonavano, specialmente dal vivo, al tempo, in certi casi, se anche successivamente migliorarono magari (vedi gli Stormlord... ce ne vuole, tra l'altro, per massacrare ulteriormente dal punto di vista tecnico/esecutivo pezzi di uno dei gruppi più scarsi da quel punto di vista, che siano mai esistiti nel metal e non solo, cioè i Venom, o forse intendeva che comunque la rifacevano in uno stile troppo lontano dall'originale, magari virata all'epic/black sinfonico totale e secondo lui resa così faceva schifo). Tra l'altro su quel gruppo ed esibizione concorda pienamente, anzi è ancora più severo, pure l'altro "reporter".
Non mancano le solite leccate anche da parte sua a Sylvester e soci, con le balle oggettive di aver influenzato band estere, comprese quelle più storiche, tipo i MF, senza portare mai una prova, un'intervista storica o meno, dove King o altri componenti del tempo dicano che avevano scoperto e ascoltato in effetti anche quella band italiana mentre stavano creando i primi brani e il loro stile, nei primissimi '80 - ma cosa avevano pubblicato, anche come demo, e messo in giro e raggiunto pure l'estero, i DSS entro i primissimi '80? - o addirittura ultimo scorcio dei '70. Per le tematiche hanno tutti in realtà preso da roba ancora precedente, come i citati BW, ovviamente i Sabbath e altri, tutti nomi esteri, e i DSS da Alice Cooper appunto su tutto, riguardo certo spettacolo e trovate. Mettere sullo stesso piano la musica, capacità tecniche dei musicisti ecc. dei DSS - specialmente quelli dei primi tempi - e quelle di un gruppo come i MF è veramente da sordi o da chi pensa che certi gruppi abbiano avuto successo solo perché hanno avuto più fortuna ed etichetta migliore ed erano estere e blabla, o solo per le tematiche e non prima di tutto per le canzoni appunto... tutta da ridere davvero, da sordi totali direi, o in malafede.
Steve non si è mai definito prettamente un "satanista", tra l'altro, e se il Cerati anche prima di iniziare a scriverci anni dopo, avesse letto già Flash fin dai primissimi '90, l'avrebbe saputo, perché Steve - tempo prima di iniziare a scrivere o co-scrivere col Della Cioppa di turno i suoi vari libri, dove suppongo spiega di nuovo tanti concetti oltre alla storia della band ecc., dico suppongo perché non ne ho mai comprato o letto uno - ha spiegato più volte ampiamente tante cose della sua filosofia, della musica del gruppo, in articoli sulla rivista a se stanti, nello scambio di lettere sempre su Flash con gente come Monsignor Balducci o Carlo Climati o lettori della rivista e via dicendo. Lo stesso concetto di "occulto" non è sinonimo di "satanico", anzi, può anche non entrarci nulla di nulla, al di là poi che il termine "satanico" o "satanista" sia interpretato in modo spesso molto diverso da persone diverse.
Va detto che probabilmente spesso i suoi resoconti live sono influenzati in maniera non positiva dalle birre che tracanna abitualmente (anche) in quei contesti, pure se non li scrivesse al volo direttamente sul posto (anzi, da un certo punto di vista è pure peggio, devi poi andarti a ricordare bene tutte le esibizioni dopo ore o un giorno o più).
Anche perché sennò, da lucido totale o quasi, o sei davvero sordo o incompetente al 100%, o non puoi sostenere in pratica, per dirne un'altra affermata nel pezzo, che i Domine ti sembra siano molto più simili e scopiazzino i Manowar del periodo da "Fighting..." in poi invece che i loro primi dischi (anche solo per le produzioni e suoni, tra l'altro, sono più associabili ai primi M che a quelli successivi), perché è così evidente il contrario, pur mischiando con altre influenze appunto, di altre band, qualcosa del power-speed tedesco relativamente più recente (al tempo) e qualcosa di parzialmente "sinfonico", ma la base dei pezzi è ben lontana in generale come suono e tutto quanto, dai M post-metà anni '80 (che comunque hanno sempre avuto brani assai vari nei dischi, da quelli più diretti e quasi hard&heavy/rock'n'roll, a quelli più epici e magniloquenti). Questo a prescindere dal fatto che uno apprezzi o meno i dischi degli americani da "Fighting..." in poi, o non apprezzi per nulla il gruppo in nessun disco ed epoca o qualsiasi giudizio soggettivo, ma le somiglianze o meno stilistiche e di suoni e tutto sono abbastanza oggettive se uno se ne intende e non ha pregiudizi vari.
Death SS, Extrema, Eldritch, Kaos Lord, Domine, Skylark, Cappanera, Labyrinth, Sungift, Stormlord, Node, Mystere De Notre Dame, White Skull, Frukteti.
Stefano Cerati, Raffaele Visiello.
07/10/2025
Editoriale - Flash di giugno 1998
In realtà le differenze di giudizio possono essere ovviamente, oggi come ieri (ed è normale), anche ben maggiori sullo stesso disco (o band in generale, o musicista o concerto o qualsiasi cosa), rispetto all'esempio fatto in questo editoriale, cioè un 8 contro un 10. Fermo restando che ognuno dovrebbe nel testo della recensione cercare sempre di dimostrare al meglio la propria competenza ed esperienza e il voto numerico - se presente - che attribuisce, perché anche le differenze delle suddette caratteristiche personali possono variare moltissimo, e tanti giustamente danno un peso diverso a quanto viene detto in base a chi lo dice. Questo al di là che gusti e criteri di giudizio possano essere spesso molto divergenti anche tra persone che vantano parità di esperienza/età/competenza e indipendenza totale vera da tutto e tutti.
Klaus Byron.
06/10/2025
05/10/2025
Editoriale - Flash di gennaio 1998
Per la cronaca, il Dehò dei Time Machine scriveva già da anni più o meno spesso sulla rivista, di solito con lo pseudonimo "Larry Dee", con recensioni, interviste o altro, oltre ad essere il boss della Lucretia Records.
Klaus Byron.
Varie - Flash di ottobre 1997
Maleficia, Enthroned, Windir, Sacramentum, Non Serviam, Vulpecula, Crest Of Darkness, Amsvartner, Obtained Enslavement, The Soil Bleeds Black.
Stefania Renzetti.
04/10/2025
Editoriali - Flash di luglio, agosto e settembre 1997
Il solito genio.
Bizzarro in ogni caso che della gente, come quelle due ragazze, potessero aver creduta vera una cosa del genere, pur essendo molto giovani; anche se in effetti non specificava l'età di sua figlia, ma la foto direi che era abbastanza eloquente, loro stesse dicono nella lettera che hanno visto una "bambina" nello spazio editoriale, e difficilmente una bambina di quell'età scrive in quel modo (riguardo conoscenza dell'italiano, uso di certi termini toccando anche determinate tematiche ecc.), o tantomeno dimostra di conoscere la scena metal, i colleghi ecc., o sarebbe in ogni caso in grado di dirigere una rivista. Insomma, vari elementi sia nella prima parte di quell'editoriale che nella seconda, dovevano come minimo insospettire molto e far attendere di vedere gli eventuali sviluppi nei numeri successivi, prima di scrivere subito una lettera scandalizzata, dimostrando appunto di esserci cascate in pieno. Anche perché dicono che compravano la rivista da 3 anni e quindi, almeno un po', quel "burlone" di Klaus avrebbero dovuto "conoscerlo" da tempo ormai.
"Lunghi & Pero" dovrebbero essere Stefano Longhi e Stefano Pera - quest'ultimo tra l'altro aveva collaborato in precedenza con Flash, ma poi litigò con Klaus e uscì - che erano entrambi a Metal Hammer se non erro, e il primo poi da lì a poco fonderà con un altro tizio la Scarlet Records (se non stava già organizzandosi e creandola al tempo).
Per la cronaca, al di là dell'ironia di Klaus, il Cerati è nato giusto un annetto circa prima di lui, se ricordo bene, o forse anche meno, e al tempo erano entrambi sui 35-36 anni.
Klaus Byron.